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Grande orgoglio e vanto della tradizione gastronomica italiana è la pasta, che si ottiene da sfarinato di grano ed acqua. Pasta più condimento possono avere un valore nutritivo completo, e questo ci riporta al concetto di dieta mediterranea. La nostra pasta è la base della dieta mediterranea perché con una serie di aggiunte e condimenti può diventare una preparazione complessa che contiene tutti i principi nutritivi. Oltre alla distinzione in base al formato
i vari tipi di pasta codificati dalla legge sono questi:
In base alle infinite varietà di pasta, come impatto organolettico e come ottica di abbinamento del vino possiamo passare da vini bianchi leggeri e freschi a vini rossi molto importanti. La pasta ha comunque alla base una sua spiccata tendenza dolce ma poi se ne modifica la struttura con i condimenti e cambiano le sensazioni gustative.
Non possono essere classificati come pasta, ma in realtà sono i suoi veri antenati. Quando ancora non si sapeva lavorare il grano come si è imparato a fare nel corso dei secoli, dopo il Medioevo, le fasce più povere della popolazione creavano delle forme miscelando quello di cui disponevano, cioè delle farine primordiali con aggiunta di patate e verdure. Così sono nati gli gnocchi, come uso popolare di ciò che si aveva a disposizione, le materie più povere. Il tempo poi ha affinato la loro produzione però l'origine rimane medievale.
Le sue origini sono americane in quanto viene prodotta con il mais o granoturco. La desinenza "turco" non è riconducibile alla Turchia bensì a paesi lontani, esotici, quali erano in effetti le cosiddette Indie occidentali. La farina di mais arrivò infatti in Italia dopo la scoperta dell'America.
La polenta si classifica in due tipologie:
Una buona norma per fare un'ottima polenta è quella di utilizzare un 50% di polenta bramata e un 50% di polenta fioretto. La migliore zona di produzione della polenta è l'area bergamasca dove pare che il mais abbia trovato il suo terroir. Nel bergamasco si producono la polenta bramata e la polenta fioretto di più alta qualità: migliore capacità di assorbire i condimenti, maggiore consistenza, migliore tenuta della cottura. Le caratteristiche del mais sono:
Il fenomeno della pellagra è purtroppo una malattia che si verificò in passato tra alcune popolazioni povere che si nutrivano quasi esclusivamente di polenta (Sudamerica, Italia del Nord-est, bassa Padana). Questa malattia deriva dall'assenza totale di vitamine e da un'alimentazione poverissima di proteine.
La salsa besciamella fa la sua prima comparsa nel ricettario Le Cuisinier François di François Pierre de La Varenne, cuoco di Luigi XIV. Essa deve la sua origine a Louis Bechamel, marchese di Nointel, che viene indicato come l’inventore della ricettaun ricco finanziere che ebbe l’importante incarico di maitre a Versailles sotto Luigi XIV. Altri sostengono che la ricetta abbia origini italiane.
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