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L'abbondante presenza di pruina sugli acini gli ha attribuito il nome Mulinara, cioè "da mulino". E' un vitigno a bacca nera coltivato nella bassa pianura veronese, di cui si hanno notizie agli inizi del 1800, dal Pollini (1824) all'Acerbi (1825), dall'Alberti (1824) fino al Di Rovasenda (1877) e al Perez (1900). I principali sinonimi sono Rossara, Mulinara, Scavolegno, Uva salà, Molinara dal sangue di lumaca, Rossanella gentile, Breppion, Breppon molinaro, Rossara della forcella, Vespone ecc.
Altre informazioni: Ha foglia medio-grande, leggermente allungata, trilobata, a volte intera; grappolo medio, piramidale allungato, con una o due ali corte, piuttosto spargolo; acino medio, sferoidale o leggermente allungato, buccia di colore rosso-violaceo, consistente e leggermente spessa, ricoperta di abbondante pruina. Ben si adatta a terreni collinari, ben esposti e ventilati; viene allevata con la pergola veronese. Non sopporta bene la botrite e il marciume acido, mentre resiste all'oidio e alla peronospora. L'umidità e la carenza di potassio sono fra i suoi punti deboli.
E' possibile eseguire anche una ricerca in ordine alfabetico se non si è sicuri dell'origine di un vitigno in prticolare, oppure utilizzare questo modulo per inserire la parte iniziale del nome:
Le informazioni sulle origini e caratteristiche dei vitigni sono state tratte dalle seguenti fonti:
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a Roma Nord, nel cuore del Fleming
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