Caratteristiche e dettagli

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Si ottengono impastando la farina e acqua, con l’aggiunta di un pizzico di sale. I pezzi di pasta, lunghi 1–2 cm, vengono “strascinati” sulla spianatoia in modo tale che, entrambe le superfici, diventino rugose e i bordi arricciati, come le bucce che avvolgono le mandorle, da cui il nome dialettale scorze d'amell, ovvero bucce di mandorle. Nella tradizione lucana, questa pietanza rappresenta il piatto della festività.

Zone di produzione:  Matera e provincia.

Classificazione: 

Una curiosa leggenda narra che, osservando la posizione assunta dalle scorze d’amell nell’acqua di cottura, si presagiva alla futura madre il sesso del nascituro.

DOP = Denominazione di origine Protetta
IGP = Indicazione Geografica Protetta
STG = Specialità Tradizionale Garantita

Descrizioni ed informazioni tratte da Slowfood, Qualivita, Agraria.org

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