CAPRINO TRENTINO
Le capre sono allevate da sempre in tutti i paesi delle Alpi. Il latte di questi animali era tradizi...
È piccola e tondeggiante come una mela, di colore arancio intenso con sfumature verdognole e rossastre: più che una melanzana sembra un caco o un pomodoro. Non a caso nella parlata locale si chiama merlingiana a pummadora. La melanzana Rossa di Rotonda (Solanum Aethiopicum) non ha nulla da spartire con la comune melanzana (Solanum Melongena) giunta in Europa forse dall'India e provvista di bacche di un bel viola intenso. Quella di Rotonda è arrivata alla fine dell'Ottocento, probabilmente dall'Africa, forse importata da alcuni soldati di ritorno dalle guerre coloniali.
Sconosciuta altrove, è una pianta rustica coltivata in tutti gli orti di Rotonda e ha un sapore più piccante ed esotico delle comuni melanzane. Le piantine sono poste a dimora in maggio e il primo raccolto avviene nel mese di agosto per continuare fino ai primi freddi.
Anche le modalità di conservazione sono caratteristiche: le piccole melanzane sono nzertate, cioè legate a grappoli come si fa per peperoni e pomodorini, e quindi messe ad asciugare sotto tettoie.
La rossa melanzana “africana” è solo una delle verdure che fanno di Rotonda (4000 abitanti, altitudine circa 600 metri, a una cinquantina di chilometri dal mare di Maratea) una piccola capitale dell'orticoltura di tradizione, inserita in un contesto ambientale unico: il Parco Nazionale del Pollino, l'area protetta più estesa del nostro Paese.
Il Presidio è nato per farla conoscere al di fuori del mercato locale e per trovare un adeguato sbocco commerciale che permetta agli orticoltori, riuniti in una cooperativa, di spuntare prezzi più remunerativi.
Presidio sostenuto da
Parco Nazionale del Pollino
Responsabile del Presidio
Domenico Cerbino, tel. 320 0241678 - cerbino@alsia.it
Zone di produzione: Comune di Rotonda (provincia di Potenza).
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a Roma Nord, nel cuore del Fleming
18.30 - 20.300
Classificazione:
È consumata sott'olio e sott'aceto, quasi mai appena colta, e sono apprezzate anche le foglie, tenere, molto diverse da quelle della comune melanzana, per forma e dimensioni.
La polpa è carnosa, non annerisce nemmeno dopo parecchie ore dal taglio; il profumo è intenso, fruttato (ricorda addirittura il fico d'India); al palato è piccante con un gradevole finale amarognolo.
DOP = Denominazione di origine Protetta
IGP = Indicazione Geografica Protetta
STG = Specialità Tradizionale Garantita
Descrizioni ed informazioni tratte da Slowfood, Qualivita, Agraria.org