CASOLET DELLA VAL DI SOLE
Gli abitanti di alcuni paesi di queste valli come Celentino venivano chiamati casoletti. Il nome ha...
Caprauna si trova in Alta Val Tanaro, a circa 900 metri di altitudine, a cavallo tra Piemonte e Liguria. La sua storia riflette la posizione geografica: il feudo di Caprauna e Alto, infatti, viene, fin dall’XI secolo, conteso tra signori liguri -Del Vasto prima, Del Carretto e Ceppolini poi- e piemontesi. Il territorio del comune è caratterizzato dalla presenza di numerose opere di architettura rurale (ponti, lavatoi, piloni, piccoli rifugi) e da un' incredibile estensione di antichi terrazzamenti. Retti da muretti di pietra a secco, si incontrano anche ad un’altitudine considerevole (più di 1200 metri) e, nei secoli scorsi, rendevano possibile la coltivazione ad alta quota di grano, orzo, segale e avena. Un tempo i contadini coltivavano le rape sugli stessi terreni seminati in precedenza a grano; dopo la raccolta del cereale la presenza nel terreno dei residui delle stoppie conferiva alle rape un aroma e un sapore particolari. L’altitudine e le condizioni climatiche mai troppo calde e aride contribuivano a determinare una crescita ottimale e il mantenimento di una delicatezza veramente uniche. La semina delle rape avveniva alla fine dell’estate in terreni profondi, ricchi di calcio e concimati con letame, e dava i suoi frutti per tutto il periodo invernale. Grandi, dolcissime e dalla pasta di un insolito colore bianco tendente al giallo, le rape di Caprauna devono le proprie caratteristiche alla particolare situazione climatica -elevata altitudine e vicinanza al mare- oltre che alle caratteristiche varietali. Oggi, i residenti a Caprauna non superano le 130 unità e l’età media è di circa 60 anni; i muretti a secco sono in rovina e le rape vengono coltivate solamente da alcuni pensionati. La costituzione del presidio, nelle intenzioni delle amministrazioni pubbliche coinvolte, mira alla promozione di un prodotto dalle indiscusse qualità organolettiche, ma dovrebbe dare il via ad un più ampio piano di recupero territoriale ed ambientale. Ciò permetterebbe il recupero della coltivazione delle rape nei terrazzamenti già esistenti, il ripristino di quelli danneggiati ed una serie di iniziative volte ad incentivare sia coloro che intendono ricominciare questo tipo di coltivazione che chi volesse ritornare a vivere a Caprauna. Obiettivo non secondario è la nascita di un’associazione rappresentativa dei pochi coltivatori rimasti.
Presidio sostenuto da
Comunità
montana Alta Val Tanaro
Responsabile del Presidio
Rinaldo Arnaldi, tel. 0182 586066, e-mail: curve@libero.it
Marco Costalla, tel. 348 6701878, e-mail: marco.costalla@libero.it
Zone di produzione: Comuni di Caprauna e Alto
Prenota anche con Whatsapp o Telegram!
a Roma Nord, nel cuore del Fleming
18.30 - 20.300
Classificazione:
Le preparazioni sono innumerevoli ed entrano, anche oggi, nei menu delle trattorie della valle; in sformato, vengono servite con la bagna caoda. Possono fungere da contorno a ricchi piatti di carne, semplicemente gratinate al forno. Un abbinamento tipico è, poi, quello con la salsiccia e con uno speciale tipo di pasta fresca, gli s-ciancui, nel cui condimento entrano anche ingredienti della cucina di montagna, come le noci e i funghi.
DOP = Denominazione di origine Protetta
IGP = Indicazione Geografica Protetta
STG = Specialità Tradizionale Garantita
Descrizioni ed informazioni tratte da Slowfood, Qualivita, Agraria.org