Casizolu
Siamo nel Montiferru, un angolo di Sardegna dove si produce - rara eccezione in questa terra di peco...
Piccolo, carnoso, latteo: è il rundin. Si semina a filari ordinati a maggio e si raccoglie a settembre. Vecchio di secoli, è giunto in Liguria probabilmente dalla Spagna attraverso la Provenza nel XVII secolo e ha trovato nella Valle Argentina e sulle alture di Pigna e Conio un habitat ideale e un nome. Le tre varietà si differenziano per la forma e le dimensioni: reniforme e un pochino più grosso il pignasco, ovoidali e più piccoli gli altri due. Il segreto della loro bontà e delicatezza è ovviamente il terreno, il sole, ma soprattutto l'acqua sorgiva e calcarea di questo angolo di Liguria. Coltivati sulle terrazze in pietra a secco, arrampicati alle canne legate a covoni, i fagioli di Badalucco, Pigna e Conio sono coltivati soprattutto da anziani che mantengono ancora viva la tradizione di questa coltura. Si consumano lessi conditi con olio extra vergine, aglio, alloro, salvia e qualche grano di pepe, secchi nelle saporitissime zuppe oppure in pastella nei frisceui. Ma il piatto simbolo è senz'altro la capra e fagioli.
Presidio sostenuto da
Regione Liguria
Responsabili del Presidio
Piero Arnaudo, tel. 0183 64630
Fausto Noaro, tel. 335 6511026
Zone di produzione: Comuni di Badalucco, Montalto Ligure, Castel Vittorio, Pigna e la frazione di Conio nel comune di Borgomaro (provincia di Imperia)
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a Roma Nord, nel cuore del Fleming
18.30 - 20.300
Classificazione:
Il Presidio
Il Presidio dei fagioli di Badalucco, Pigna e Conio è stata avviato con la collaborazione dei comuni di Badalucco, Pigna e Borgomaro, nel cui territorio si trova la frazione di Conio. L'A.P.T. Riviera dei Fiori ha finanziato il progetto che prevede la formazione di un'associazione dei produttori di fagioli e la creazione di un marchio che garantisca il consumatore dai numerosi falsi presenti sul mercato. Non esiste infatti una certificazione che tuteli il vero fagiolo locale dalle mistificazioni. Un consorzio agricolo di Badalucco si è offerto di ritirare tutta la produzione locale e di collocarla sul mercato spuntando prezzi più adeguati e remunerativi.
DOP = Denominazione di origine Protetta
IGP = Indicazione Geografica Protetta
STG = Specialità Tradizionale Garantita
Descrizioni ed informazioni tratte da Slowfood, Qualivita, Agraria.org