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Il Nero D'Avola, descritto da Giacomo Tachis come il Principe della viticoltura siciliana, oggi con una superficie vitata di quattordicimila ettari è anche il più diffuso nella regione. È noto anche con il nome di 'Calabrese', forse ad indicare l'antica ed originaria provenienza dell'uva, o più probabilmente per un'errata traduzione dal dialetto siciliano ('cala' significa uva, 'aulisi' di Avola, paese in provincia di Siracusa).
Altre informazioni: In passato questo vino era sempre stato utilizzato da taglio, e nell'Ottocento fu protagonista di grandi esportazioni verso la Francia. Oggi la sua coltivazione interessa maggiormente le province di Siracusa, Caltanissetta, Ragusa, Agrigento ma anche Enna, Catania, Trapani e Palermo. Questa varietà è la componente di una ventina di vini siciliani a DOC. L’uva, di elevata zuccherinità e giusta acidità totale, produce un vino destinato a grandi rossi siciliani, di 12-14°, profumato, robusto e sapido.
E' possibile eseguire anche una ricerca in ordine alfabetico se non si è sicuri dell'origine di un vitigno in prticolare, oppure utilizzare questo modulo per inserire la parte iniziale del nome:
Le informazioni sulle origini e caratteristiche dei vitigni sono state tratte dalle seguenti fonti:
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a Roma Nord, nel cuore del Fleming
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