VITIGNI AUTOCTONI ED ALLOCTONI

Lambrusco

Cenni storici e caratteristiche del vitigno

EMILIA ROMAGNA

i vitigni autoctoni

I Lambruschi costituiscono una famiglia di vitigni che da secoli si sono integrati nel paesaggio modenese. Da questi si ottiene un vino inconfondibile per un'attitudine naturale: la rifermentazione primaverile.

Di Vitis Lambrusca si parla fin dall'epoca romana, ma è solo nel XIX secolo che alcune linee genetiche prevalgono e assumono una fisionomia specifica. Si arriva a codificare tre tipi di vino simili, ma distinti. In provincia di Modena questi sono il Lambrusco di Sorbara, il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro e il Lambrusco Salamino di Santa Croce.

Altre informazioni: Lambrusco di Sorbara - Si ricava dall'omonimo vitigno, il grappolo è a forma conica con acini sferoidali del diametro che spesso non supera i pochi millimetri. A compensare la scarsa produzione è la elevatissima qualità dell'uva. Per facilitarne la fecondazione, il Sorbara viene coltivato con una certa percentuale di Lambrusco Salamino, insieme nello stesso vigneto. Ha colore rosso rubino chiaro, con spuma leggermente rosea ed è il più chiaro delle tre varietà; dal caratteristico profumo di violetta; il sapore delicato, leggermente aromatico e fruttato; da consumarsi giovane.

Lambrusco Salamino di Santa Croce - Deriva essenzialmente dall'omonimo vitigno, anche se è possibile, a livello di impianto del vigneto, la presenza di altri Lambruschi, Ancellotta e Uva d'Oro. Il grappolo è piuttosto piccolo di forma cilindroconica, gli acini di grandezza non uniforme con buccia pruinosa blu-nerastra spessa e consistente. La produzione è ricca e costante. Ha colore rosso rubino carico, con spuma dagli orli violacei; il profumo è fresco, persistente, fruttato; gusto armonico, leggermente acidulo, con moderata alcolicità. Vino non impegnativo, ben si sposa con pasta asciutta e con arrosti di carne bianca o di maiale.

Lambrusco Grasparossa di Castelvetro - Come per il Lambrusco Salamino, la base ampelografica prevista all'impianto dei vigneti per il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro consente l'utilizzo di altri vitigni di Lambrusco oltre all'Uva d'Oro ed al Malbo Gentile. Il grappolo è spargolo di forma conica con acini sferoidali di colore blu scuro o nerastro, pruinosi, con buccia consistente e polpa mediamente succosa. Il vitigno è sufficientemente robusto e adatto a coltivazioni contenute, maturazione tardiva. Di colore rosso rubino intenso, con riflessi violacei, profumo vinoso intenso, fruttato, complesso; di sapore sapido, leggermente fruttato, con piacevole retrogusto amarognolo. Tra i Lambruschi DOC, è il più pieno e corposo, indicato per paste al forno, arrosti, salumi. La versione amabile può essere consumato come aperitivo o per accompagnare i dolci tipici di Modena.

E' possibile eseguire anche una ricerca in ordine alfabetico se non si è sicuri dell'origine di un vitigno in prticolare, oppure utilizzare questo modulo per inserire la parte iniziale del nome:

Le informazioni sulle origini e caratteristiche dei vitigni sono state tratte dalle seguenti fonti:

  • AA.VV. - I vigneti d'Italia, Edizioni Barzanti 1990
  • AA.VV. - Enciclopedia dei vini italiani, Arnoldo MOndadori Editore, Milano 1998
  • AA.VV. - Il vino italiano, Edizioni Associazione Italiana SOmmeliers, Milano 2002
  • Vino in rete - www.vinoinrete.it
  • Lavinum - www.lavinium.com

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