BURRATA DELLE MURGE
La sua lavorazione è piuttosto semplice, anche perché il prodotto non richiede nessuna...
La Castagna Reatina designa i frutti riferibili alle varietà correntemente conosciute come Rossa del Cicolano e Marrone di Antrodoco, provenienti dal territorio fitoclimatico detto "Castagnetum", ubicato ad una altitudine compresa tra 400 e 1200 metri slm e caratterizzato dalla presenza di terreni acidi, molto sciolti, profondi, leggeri e freschi. Le varietà in esame non contengono più di tre frutti per riccio e hanno un numero di frutti per ogni kg compreso tra meno di 60 e 80, di forma tondeggiante, hanno apice con presenza di tomento e torcia anch'essa tomentosa, seme bianco e croccante, sapore delicato e dolce.
STATO DEL RICONOSCIMENTO:
Pubblicazione della proposta di riconoscimento in GU n. 274 del 25 novembre 2003. Protezione transitoria accordata a livello nazionale con D.M. del 13 ottobre 2004 pubblicato in GU n. 252 del 26 ottobre 2004.
Zone di produzione: Accumoli (RI), Amatrice (RI), Antrodoco (RI), Ascrea (RI), Borbona (RI), Borgorose (RI), Borgo Velino (RI), Cantalice (RI), Castel Sant'Angelo (RI), Cittaducale (RI), Cittareale (RI), Collalto Sabino (RI), Collegiove (RI), Concerviano (RI), Fiamignano (RI), Longone Sabino (RI), Marcetelli (RI), Micigliano (RI), Nespolo (RI), Orvinio (RI), Paganico (RI), Pescorocchiano (RI), Petrella Salto (RI), Posta (RI), Pozzaglia Sabina (RI), Rocca Sinibalda (RI), Turania (RI), Varco Sabino (RI)
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a Roma Nord, nel cuore del Fleming
18.30 - 20.300
Classificazione:
La coltura del castagno da frutto ha da sempre caratterizzato il paesaggio della Provincia di Rieti e precisamente delle tre valli del Velino, Salto e del Turano grazie alle condizioni pedoclimatiche favorevoli. Resti carbonizzati di castagne, risalenti all'età del bronzo, sono stati ritrovati in una grotta, in località Val di Varri, nel comune di Pescorocchiano. Fin dall'VIII secolo la castagna diviene base dell'alimentazione delle popolazioni montane della provincia reatina, integrando o sostituendo i cereali vernini e primaverili. Nella metà del secolo XII, all'indomani della conquista normanna, si assiste all'impianto di nuovi castagneti da frutto che ridisegnando il paesaggio delle tre vallate. Domenico Monterumici, nel 1876, in uno studio sul circondario di Cittaducale, informa che tra le produzioni agricole della zona quella della castagna è la più importante, come attesta il noto detto locale "Allu Burghittu se non fosse pé li frutti se sarianu morti tutti".
DOP = Denominazione di origine Protetta
IGP = Indicazione Geografica Protetta
STG = Specialità Tradizionale Garantita
Descrizioni ed informazioni tratte da Slowfood, Qualivita, Agraria.org