Raviggiolo dell'Apennino tosco-romagnolo
Questo raro latticino, prodotto in alcune vallate dell'Appennino romagnolo con latte vaccino crudo e...
È un tradizionale formaggio siciliano prodotto artigianalmente dai casari locali che si tramandano la tecnica di caseificazione di padre in figlio. Il latte viene riscaldato a 45 gradi e poi coagulato con caglio di agnello o capretto. A coagulazione avvenuta si esegue la rottura della cagliata fino alle dimensioni di una nocciolina, si aggiunge acqua calda e si lascia maturare per circa 12 ore. Si procede poi alla filatura con acqua calda e alla formatura. Al termine della fase di salatura, realizzata in salamoia, si lascia maturare per qualche giorno e poi si stagiona in locali freschi e ventilati. Il sapore varia dal dolce al piccante col progredire della stagionatura. È un ottimo formaggio da tavola, ma è anche utilizzato come ingrediente in alcuni piatti tipici.
Caglio: in pasta di agnello o di capretto
Crosta: liscia, lucida, di colore paglierino ambrato
Pasta: filata, cruda, di colore bianco paglierino
Facce: lisce, con il diametro maggiore di 10-20 cm
Spessore/peso: 20-30 cm / 1-1,5 kg
Zone di produzione: il territorio ricadente nei comuni di Capizzi in provincia di Messina, di Cerami e Nicosia in quella di Enna e le zone limitrofe
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a Roma Nord, nel cuore del Fleming
18.30 - 20.300
Classificazione:
DOP = Denominazione di origine Protetta
IGP = Indicazione Geografica Protetta
STG = Specialità Tradizionale Garantita
Descrizioni ed informazioni tratte da Slowfood, Qualivita, Agraria.org