Caratteristiche e dettagli

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La storia della peschicoltura sull'Etna non è antichissima ma è comunque storia di baroni, duchi e latifondi. O meglio, è la storia della fine di un periodo di privilegi quasi feudali: ai conduttori dei latifondi, infatti, era proibita qualsiasi coltivazione arborea. Solo con la riforma agraria, nel secondo dopoguerra, le colture annuali iniziano a essere sostituite da colture perenni. I primi peschi sono introdotti proprio in questo periodo nella zona dell'alto Simeto.
Sono particolarmente attivi nell'opera di diffusione e sperimentazione gli amministratori di una delle proprietà storiche della zona: la Ducea di Maniace, donata nel 1799 da Ferdinando di Borbone all'ammiraglio inglese Orazio Nelson, come ricompensa dell'aiuto fornito per stroncare la rivoluzione di Napoli.
La zona si rivela fin dall'inizio vocata per la frutticoltura: i terreni ben drenati, l'abbondanza di acqua e la notevole escursione termica garantiscono un prodotto di qualità superiore, che si impone subito sui mercati locali. Il successo è tale che dall'alto Simeto, nel giro di pochi anni, la coltura si estende anche alla vicina Valle Alcantara.
Le varietà introdotte sono moltissime, a pasta bianca e gialla, precoci e tardive. Tra tutte spicca la Tabacchiera a pasta bianca: una pesca particolarissima, dalla forma schiacciata e dal profumo estremamente intenso che sull'Etna trova un habitat ideale e il favore dei consumatori locali.
Varietà delicata e suscettibile agli attacchi parassitari, la Tabacchiera stenta però a competere con altre tipologie più funzionali al mercato. Il Presidio punta a diffonderne la conoscenza anche oltre i confini della provincia di Catania, aiutando i produttori a trovare nuovi canali per la sua distribuzione.

Presidio sostenuto da
Regione Siciliana Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste
Responsabile del Presidio
Aldo Bacciulli, tel. 095 7158009 - 338 5491306
Pietro Spata, tel. 095 692278 - soat17@regione.sicilia.it

Zone di produzione:  Comuni di Adrano, Biancavilla, Bronte, Maniace (provincia di Catania), Mojo Alcantara e Roccella Valdemone (provincia di Messina).

Classificazione: 

Questa particolare pesca è immediatamente riconoscibile per la forma: tanto schiacciata da sembrare, appunto, una tabacchiera, e di taglia medio-piccola. La varietà a pasta bianca si caratterizza per l'intensità dei profumi varietali, la dolcezza e la morbidezza della polpa. Ottima da tavola, la Tabacchiera è utilizzata anche nella preparazione di granite e gelati.

DOP = Denominazione di origine Protetta
IGP = Indicazione Geografica Protetta
STG = Specialità Tradizionale Garantita

Descrizioni ed informazioni tratte da Slowfood, Qualivita, Agraria.org

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18.30 - 20.300