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La Tintilia è il vitigno autoctono Molisano ed è da considerarsi quello più intimamente collegato alla storia a alla tradizione della civiltà contadina del Molise, un'antica cultivar appartiene al gruppo ampelografico delle tintorie, varietà a bacca rossa con succo e buccia molto colorati.
Per le sue notevoli doti di adattamento in territorio molisano, alla fine dell'800 era senza dubbio la varietà maggiormente coltivata in tutta la regione.
Nel dopoguerra, proprio nelle zone di antica coltura della Tintilia, si è assistito ad un progressivo abbandono delle vigne ed alla sua estirpazione, tanto che lo schedario vinicolo compilato nel 1998, riportava che la presenza del vitigno era di circa il 2% nella provincia di Campobasso e di circa il 5% nella provincia di Isernia.
Se in passato l'uva veniva raccolta e vinificata soprattutto in purezza per ottenere un vino molto robusto, oggi, grazie anche al riconoscimento nel 1998 della DOC Molise, si spera di riportare la produzione di Tintilia a livelli più significativi e soprattutto di recuperare appieno la cultura e la tradizione di questo vitigno autoctono molisano di grande valore.
Altre informazioni: La caratteristica principale dell'uva risiede nella sua notevole carica di sostanze coloranti e tanniche che vengono trasmesse integralmente al vino il quale da giovane assume riflessi rosso violacei.
E' possibile eseguire anche una ricerca in ordine alfabetico se non si è sicuri dell'origine di un vitigno in prticolare, oppure utilizzare questo modulo per inserire la parte iniziale del nome:
Le informazioni sulle origini e caratteristiche dei vitigni sono state tratte dalle seguenti fonti:
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a Roma Nord, nel cuore del Fleming
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