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Il Rossese, di origine francese, venne probabilmente portato in Liguria dai soldati della famiglia Doria, che già nel 1270 possedevano un Castello presso Dolceacqua. II nome di Dolceacqua deriva quasi certamente dalla presenza di un fondo rustico di età romana di certo Dulcius trasformatosi in seguito in Dulciàca, Dusàiga (l’attuale nome dialettale)e Dulcisaqua. Un’altra interpretazione accredita l’origine del paese dovuta ai Celti, che l’avrebbero chiamato Dussaga, modificato poi in Dulsàga e infine in Dolceacqua. Si diffuse poi dai poderi dei Doria in Dolceacqua lungo la Riviera Ligure. Il nome della varietà può dipendere dal colore del grappolo, ma questa ipotesi è fuorviante perché era facile trovare anche uve a bacca bianca che a quel tempo venivano contraddistinte con questo nome.
Altre informazioni: I vini prodotti con questa varietà possono continuare a invecchiare per tre o quattro anni. La storia assicura che Napoleone Bonaparte fosse un grande appassionato di Rossese, come del resto lo era di Dolcetto, tanto che prediligeva quello che si coltivava sulle colline monregalesi, dove per alcuni anni è invalsa l'abitudine di predisporre cene nepoleoniche con ricette che oggi risultano iper-energetiche.
E' possibile eseguire anche una ricerca in ordine alfabetico se non si è sicuri dell'origine di un vitigno in prticolare, oppure utilizzare questo modulo per inserire la parte iniziale del nome:
Le informazioni sulle origini e caratteristiche dei vitigni sono state tratte dalle seguenti fonti:
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a Roma Nord, nel cuore del Fleming
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