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Vitigno a bacca bianca di origine incerta; è possibile che provenga dalla zona di Prosecco (da cui origina il nome), in provincia di Trieste, dove era conosciuto sotto il nome di Glera, da qui si è spinto fino alla zona dei Colli Euganei (Veneto), dove è diventato Serprina. Un'altra ipotesi suppone lo spostamento inverso, da occidente a oriente. Attualmente è coltivato come Prosecco sulla sponda sinistra del Piave, tra Valdobbiadene e Conegliano, dove ancora oggi è il vitigno più coltivato. Se ne conoscono diversi biotipi, tra cui il Prosecco tondo ed il Prosecco lungo, differenti prevalentemente per la forma dell'acino, il Prosecco Balbi che ha forte predisposizione all'acinellatura e il Prosecco dal peccol rosso. Un'altra versione si trovava in Dalmazia come Prosecco rosa, ma è praticamente estinto.
Altre informazioni: Ha foglia medio-grande, pentagonale, cuneiforme trilobata o pentalobata; grappolo medio-grande, piramidale, allungato e con due ali pronunciate, piuttosto spargolo; acino medio, sferoidale, con buccia giallo-dorata, leggermente punteggiata e ricoperta di pruina, abbastanza consistente. Predilige terreni collinari, non troppo asciutti, necessita di potature estiva e invernale lunga; la forma di allevamento è a controspalliera.
E' possibile eseguire anche una ricerca in ordine alfabetico se non si è sicuri dell'origine di un vitigno in prticolare, oppure utilizzare questo modulo per inserire la parte iniziale del nome:
Le informazioni sulle origini e caratteristiche dei vitigni sono state tratte dalle seguenti fonti:
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a Roma Nord, nel cuore del Fleming
18.30 - 20.300