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Barbera rotonda o Bonarda rotonda (ad Albiano e Roppolo), Peilavert (a Dorzano, Salussola e Cavaglià), Bonarda 'd Macoun o semplicemente Bonarda (a Cuceglio e S. Giorgio), Balau o Balò (in alcune zone del Canavese, nel Pinerolese ed Astigiano), Uva 'd Galvan (nel Pinerolese), Dolcetto di Boca e Durasa (nel Novarese).
E' diffuso in tutto l'arco alpino pedemontano, dal Novarese fino alle colline Saluzzesi, e sporadicamente anche nel Chierese e nell'Astigiano, anche se la zona di maggior coltivazione è probabilmente il Canavese.
Altre informazioni: E' un vitigno di vigore vegetativo da medio ad elevato, con grande sviluppo dei rami anticipati; ha grande capacità di adattamento a numerose forme di allevamento, dalla controspalliera con potatura Guyot, alla pergola, alla cortina semplice o doppia; la ripresa per innesto e per talea è ottima e la fertilità è elevata e ben distribuita lungo tutto il capo a frutto (comprese le gemme basali o gli speroni); anche le femminelle sono fertili. Presenta una buona tolleranza nei confronti della muffa e del marciume del grappolo grazie alla buccia dura e resistente; per questa ragione è stata in molti luoghi considerata una delle uve da serbo per eccellenza e consumata volentieri allo stato fresco anche per il sapore gradevole e la moderata tannicità. Se vinificata in purezza dà un vino dal colore intenso, morbido, generalmente di acidità contenuta, neutro dal punto di vista dell'aroma. E' un vitigno rustico e produttivo, assai coltivato nel passato anche per la duplice attitudine dell'uva.
E' possibile eseguire anche una ricerca in ordine alfabetico se non si è sicuri dell'origine di un vitigno in prticolare, oppure utilizzare questo modulo per inserire la parte iniziale del nome:
Le informazioni sulle origini e caratteristiche dei vitigni sono state tratte dalle seguenti fonti:
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a Roma Nord, nel cuore del Fleming
18.30 - 20.300