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I.M. 6-0-13. Con questa fredda sigla l'illustre botanico della vite Giovanni Manzoni, per molti anni preside della Scuola Enologica di Conegliano, indicò uno dei più riusciti incroci della sua lunga carriera di ampelografo. Sarebbe più semplice e più giusto chiamarlo Manzoni, così come si fece per il Müller Thurgau, ma si potrebbe incorrere in confusione con altri incroci, figli dello stesso Manzoni, anche se non altrettanto famosi. Il Pinot bianco e il Riesling fungono da madre e da padre a questo figlio eccezionale. Discretamente diffuso nel Veneto, specie in provincia di Treviso, bistrattato dalla regolamentazione CEE che non lo include fra i raccomandati in Friuli, questo vitigno ha preso una certa diffusione nella zona del Medio Friuli, fra le grave del Tagliamento e del Meduna. È stata chiesta l'ammissione fra i vitigni raccomandati, in quanto vitigno degno della più alta considerazione.
Altre informazioni: Ha foglia medio-piccola, pentagonale e pentalobata; grappolo piccolo, corto, conico-cilindrico, con un'ala, mediamente compatto. Peduncolo visibile, erbaceo; acino medio-piccolo, regolare, seroide, con buccia molto pruinosa, di medio spessore, consistente. Colore giallo tendente al verde, con regolare distribuzione del colore, succo incolore. Polpa succosa a sapore neutro. Pedicello lungo, verde, cercine verde evidente. Pennello corto e leggermente giallo. Stacco facile. Vinaccioli in media di uno per acino. Si adatta bene ai climi e terreni diversi, anche se dà il meglio di sé su terreni collinari e fertili.
E' possibile eseguire anche una ricerca in ordine alfabetico se non si è sicuri dell'origine di un vitigno in prticolare, oppure utilizzare questo modulo per inserire la parte iniziale del nome:
Le informazioni sulle origini e caratteristiche dei vitigni sono state tratte dalle seguenti fonti:
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a Roma Nord, nel cuore del Fleming
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