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Questa varietà viene coltivata in Toscana da lungo tempo, nelle zone insulari e costiere delle provincie di Grosseto e Livorno dove, in passato, veniva utilizzata anche come uva da tavola.
Secondo la tradizione l'Ansonica sarebbe stata introdotta nell'Isola d'Elba durante il 1500 dal meridione d'Italia e, fra il 1600 e il 1700, sarebbe poi stata portata all'isola del Giglio ed sulla terraferma, nel promontorio dell'Argentario.
L'Ansonica Bianca, nota localmente anche come Uva del Giglio, è stata descritta da Dalmasso e Alessio nel 1938 e da Breviglieri nel 1964, i quali hanno messo in evidenza come tale cultivar corrisponda all'Inzolia (nota anche coi nomi di Ansoria, Insoria, Anzonica, Insolia, Insolia di Palermo, Ansolica, Nzolia, Nzolia Bianca, Inselica e Ansolia) siciliana, regione ritenuta il punto di approdo del vitigno di probabile origine medio-orientale. Il vitigno si sarebbe poi successivamente diffuso nelle regioni meridionali d'Italia, in Sardegna ed in Toscana.
Altre informazioni:
L'Ansonica toscana presenta un'ampia eterogeneità genetica ed infatti ne sono stati individuati numerosi biotipi sensibilmente diversi fra loro. Produce vino dal colore giallo paglierino più o meno intenso, talvolta tendente all'ambrato, in alcuni casi con leggeri riflessi verdastri, con odore caratteristico tipico della varietà.
E' possibile eseguire anche una ricerca in ordine alfabetico se non si è sicuri dell'origine di un vitigno in prticolare, oppure utilizzare questo modulo per inserire la parte iniziale del nome:
Le informazioni sulle origini e caratteristiche dei vitigni sono state tratte dalle seguenti fonti:
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a Roma Nord, nel cuore del Fleming
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