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L'introduzione in Italia è da attribuirsi ai Greci in tempi remoti. Successivamente si è diffuso in Puglia e Lazio. In alcune zone della Toscana esiste un Aleatico a bacca bianca chiamato con il nome di Liulico o Liatica. L'Aleatico in passato era considerato una mutazione del Moscato, ma recenti studi condotti da M. Crespan e M. Milani (2001) hanno dimostrato che non si tratta di una mutazione, anche se il vitigno ha un legame di parentela diretta con il Moscato Bianco, dal quale ha ereditato l'aroma lo caratterizza. In Puglia l'Aleatico viene utilizzato per la produzione dei VQPRD (vini di qualità prodotti in regioni determinate) Aleatico di Puglia, Salice Salentino e Gioia del Colle. Viene usato inoltre in diversi disciplinari di VQPRD dell'Italia Centrale e Meridionale. Viene usto in piccole quantità anche come uva da tavola, grazie al sapore di Moscato ed al suo aroma caratteristico. Il vino si presenta di colore rosso rubino con pronunziati riflessi violacei, morbido, vellutato, dolce, con fragranza deliziosa e aroma di Moscato, talvolta anche molto intenso.
Altre informazioni: Il vitigno è diffusamente presente in Puglia, specialmente nel Salento ed in provincia di Bari. È iscritto tra le varietà idonee alla coltivazione in tutte le province pugliesi.
E' possibile eseguire anche una ricerca in ordine alfabetico se non si è sicuri dell'origine di un vitigno in prticolare, oppure utilizzare questo modulo per inserire la parte iniziale del nome:
Le informazioni sulle origini e caratteristiche dei vitigni sono state tratte dalle seguenti fonti:
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a Roma Nord, nel cuore del Fleming
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